mercoledì 19 novembre 2008

CARTA CANTA di Marco Travaglio, La Repubblica 19 novembre 2008

Balle a Ballarò
"Di Pietro? Sì che mi piacerebbe averlo con me, come ministro"
(Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo Show, 22 febbraio 1994).
"E' in corso a Roma, secondo quanto ha appreso l'Ansa, un incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Silvio Berlusconi e il giudice Antonio Di Pietro"
(Ansa, 7 maggio 1994, ore 14.53).
"'Ho fatto presente che non potrò accettare il pur prestigioso incarico di ministro'. Lo ha affermato il giudice Antonio Di Pietro conversando con i giornalisti al termine dell'incontro con Silvio Berlusconi. 'Ho avuto l'onore di incontrare il presidente del Consiglio incaricato - ha fra l'altro detto Di Pietro - al quale ho confermato che in questo momento ritengo doveroso rimanere al fianco dei colleghi della Procura di Milano per portare a compimento il lavoro iniziato. Coerentemente ho fatto presente che non potrò accettare l'incarico di ministro dell'Interno... All'on. Berlusconi ho formulato i miei auguri affinché possa svolgere questo lavoro con serenità e possa conseguire i risultati sperati nell'interesse del Paese'. Di Pietro ha infine reso noto che stava per rientrare alla Procura di Milano"
(Ansa, 7 maggio 1994, ore 15.37).
"Avevo una rosa, ora è caduto un petalo e mi restano le spine" .
(Silvio Berlusconi, dopo il no di Di Pietro, 7 maggio 1994)
"Eh, se Di Pietro avesse dato retta a me e fosse entrato nel mio governo..."
(Silvio Berlusconi, dopo le dimissioni di Di Pietro dal pool Mani Pulite, 7 dicembre 1994)
"Non ho mai offerto a Di Pietro il ministero dell'Interno. Di Pietro mi fa orrore perché sbatteva in galera gli innocenti"
(Silvio Berlusconi, 10 aprile 2008).
"E' vero che nel 1994 ho chiesto di incontare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l'ho saputo ho subito cambiato idea"
(Silvio Berlusconi, Ballarò, Rai3, 18 novembre 2008. Per la cronaca, le uniche persone arrestate su richiesta di Di Pietro dopo l'incontro con Berlusconi del 7 maggio 1994 erano alcuni imprenditori e finanzieri per l'inchiesta sulle tangenti alla Guiardia di Finanza, conclusasi con una raffica di condanne e patteggiamenti. Di Pietro si dimise dal pool Mani Pulite il 6 dicembre di quell'anno). (19 novembre 2008)